martedì 15 febbraio 2011

Recensione di To LOVE-Ru 01 della Star Comics

Nella giornata di oggi è iniziata la pubblicazione italiana del sempre presente nelle nostre notizie To LOVE-Ru, a cura della Star Comics. Ai più questa casa editrice è nota come "Quella del grande casino fatto con One Piece 51", e non è che col passare del tempo la storia sia tanto migliorata. 

Certo, noi lettori ci aspettiamo sempre il meglio dalle loro versioni, specialmente quando gli annunci di acquisizione vengono fatti circa cinque mesi prima dell'uscita, e con un prodotto disponibile ovunque nel mondo da almeno 4 anni. Sia ben chiaro, non è una critica gratuita o un'azione ricca d'odio contro nessuno, però un minimo di controllo prima di mandare le cose in stampa sarebbe gradito. Soprattutto se questo manga viene spacciato come "Privo di censure". Ma passiamo all'analisi, che per quanto possibile sarà arricchita dalle immagini che aiuteranno nel miglior modo le parole presenti.


Introduzione

Credo sia giusto e doveroso iniziare l'analisi con un commento preliminare. Già alla prima lettura saltano molto facilmente all'occhio un uso molto particolare delle virgole. In più occasione ho trovato che alcune frasi ne fossero troppo prive, mentre altre troppo ricche. Ma questo è uno degli errori più comuni, ed è inutile e stancante puntare il dito.

È inoltre capitato che spesso e volentieri (purtroppo, per un prodotto pagato) alcune frasi avessero una mancanza di adattamento che oscillava dal normale al leggermente grave. Nulla di irrimediabile, ma un ulteriore check serio (perché nella pagina dei crediti c'è scritto che uno è stato fatto) non avrebbe fatto altro che bene. Ed il solo motivo per cui non sto qui ad elencare le frasi, è perché  sono abbastanza, e fare un elenco diventa pedante e ripetitivo.

Detto questo, lasciamo che parlino le immagini, ricordando che l'indicazione delle pagine si riferisce all'ordine del volume nipponico (niente paura, l'ordine cambia di poco).

Errori peggiori
Una tripla versione che illustra l'errore.
A pagina 23 c'è probabilmente l'errore peggiore e che genera più preoccupazioni per il futuro. Per quanto ne sappiamo noi semplici lettori e compratori, si tratta soltanto di una (grande) svista, ma il fatto che sia stata fatta con Mikan ne appesantisce la preoccupazione. Che non sia una svista, ma bensì un tentativo di censura per i volumi futuri? Considerando quanto detto fino ad ora dalla Star Comics, si propende per la svista. Ma se realmente lo è, siamo anche di fronte ad uno degli errori più assurdi di tutto il volume. Considerando che chiunque sa che è più piccola del fratello...

A pagina 30 c'è l'errore classico, che chiunque commetterebbe se non avesse letto (o tradotto, come si preferisce) tutta la serie. Sì, perché di primo impatto verrebbe da dire "Ok, è un robot, quindi non ha sesso e va messo il maschile."
Mai una frase fu più falsa, o per lo meno imprecisa. Come si spiegherebbe allora l'uso del "-chan" che tutti i personaggi usano con Peke? E come mai, quando in futuro lo si vedrà in forme ricordanti quelle maschili, tutte saranno sorprese? Questo sì che è un grande mistero...

La pagina in cui si afferma che Peke è una fembot, in originale ed in diverse scan.
Ma visto che le mie parole non vengono credute, perché non lasciare che parlino le pagine del manga? Eccoci allora col fatidico capitolo 145 (inutile dire che viene dal volume 17 e quindi qualcuno preferirebbe passare oltre...), dove Peke si presenta con il fantomatico aspetto maschile, spiazzando tutti. Ma cosa ci dice il solito testo che accompagna le cover dei capitoli? Chissà... probabilmente abbastanza per togliere i dubbi che (anche giustamente, per carità) tutti hanno...

Adattamenti rischiosi

D'accordo, probabilmente qualcuno qui storcerà il naso, perché non si tratta di veri e propri errori. Essendo comunque pur sempre una recensione, se non ne parlo, sarebbe assurdo.

In più pagine ho trovato una scelta di termini che poco si abbina al parlato di ragazzi che effettivamente frequentano la prima liceo. Per intenderci, al giorno d'oggi chiunque a quell'età parla dialettale, e raramente con verbi che differiscano dalla forma indicativa. Quindi perché darsi tante noie, allontanandosi anche dai sensi originali?

Partiamo quindi con pagina 9, proprio la prima pagina effettiva della serie, dove Rito elenca le grandi qualità della sua amata Haruna(-chan).
Nella versione originale Rito faceva notare quanto fosse dolce la sua espressione ed il suo sorriso. In italiano? Tutto diventa più complesso, creando un'analogia insolita tra Haruna ed una cerbiatta attraverso i suoi occhi e l'espressione "Occhioni da cerbiatta". Sia chiaro, non è sbagliata, però...

Andiamo velocemente a pagina 30, dove Rito viene letteralmente cotto dal corpo di Lala nuda di fronte a lui. La traduzione fedele dei pensieri del ragazzo direbbero che Lala sia "troppo stimolante", una scelta probabilmente troppo banale, al punto da portare la traduzione ufficiale ad essere "Mi fa andare in ebollizione...".
Per carità, capisco la fantasia, ma è tanto difficile essere terra terra quando parla un ragazzo normale?

Un'altra grande libertà poetica è quella presa a pagina 74, quando tutti i ragazzi della scuola circondano Lala e Rito in cerca di spiegazioni. Qui Lala, nella versione ufficiale Star Comics, se ne esce con un ricercatissimo "Mio promesso sposo... mi avevi detto che ti piacevo...", invece di un più semplice e coerente "Rito... eppure avevi detto di amarmi..."
Che si cerchi di puntare al pensiero "Ah, ma allora è come Lamù!"? La speranza è che non comincino a comparire "Tesorucci" a destra e manca...

L'ultima nota relativa alla parte del "Quanta pignoleria", riguarda la scena in cui Lala, Rito e Mikan sono a tavola a pagina 166, e Lala chiede a Rito di fare il bagno insieme, dando il via al ragazzo per le sue fantasie più hard. Ebbene, ecco che qui Lala se ne esce con un "Dai, dammi una bella strigliata".
Di nuovo, non si tratta di errori, però forse non sarebbe il caso di scegliere un modo di dire che ai tempi di Boccaccio non era ancora usato? Per carità, nulla di male, però ormai quello è un termine che vuol dire tutt'altra cosa, e guardando il testo giapponese sarebbe bastato un "Lavami con cura" o simili.


Errori vari

Passiamo adesso alla fase preferita da chiunque, ovvero la grande sfilza di inesattezze presenti nel volume. Vabbè, alla fine non c'è molto da dire, però è giusto che chi paghi voglia la perfezione. Perché ripetere non fa mai male, sono pur sempre capitoli disponibili nel mondo da almeno 4 anni~

Una tripla versione con la traduzione originale del volume italiano.
Partiamo quindi da pagina 10, quella subito dopo agli occhi da cerbiatta, quando Saruyama becca Rito a spiare. La frase incriminata è quella in cui Rito risponde a Saruyama che lo chiama "stalker". Qui purtroppo è impossibile dire che volendo si potrebbe anche chiudere un occhio, perché come risposta "Stalker a me" non ha proprio senso. Se qualcuno ti dice "Fai lo stalker?",  la risposta corretta sarebbe "Stalker a chi!?", oppure "Chi stai chiamando stalker?", non "Stalker a me?", a meno di non puntare su frasi in italiano, ma che rientrino in una lingua non a livello nazionale.

Nella stessa pagina inoltre, in basso, Rito se ne esce con un "Cercavo di valutare il giusto timing!", che fa non poco storcere il naso. Bastava scegliere un più normale "Sto aspettando il momento giusto!", senza dover per forza mantenere l'uso della parola "timing". Non suona meglio, così?
Nella pagina successiva arriviamo però al primo errore normale.  A pagina 11, abbiamo un Rito pensante in cui si vede che la classe di Rito ed Haruna è la 1-A, ovvero la prima sezione del primo anno. Questo vuol dire che al momento in cui inizia la serie, i due ragazzi hanno appena iniziato il liceo. Allora perché Rito pensa "Io e Haruna siamo compagni di classe dal primo anno di liceo."? Semplice, perché la traduzione è sbagliata, e quello che il ragazzo pensava era un'altra cosa, ovvero qualcosa tipo "Finalmente, al primo anno delle superiori, io ed Haruna-chan siamo nella stessa classe."
Un po' diverso, non trovate?

Adesso andiamo avanti, fino a pagina 23, sì, quella in cui Mikan diventa la sorella maggiore. Non solo quella frase è sbagliata, ma ce ne è un'altra che suona abbastanza male. A vedere dalle differenze di traduzione, sembra quasi che si voglia addolcire il più possibile la serie cancellando "ogni possibile rimando a", ma sicuramente queste sono false idee di chi aspetta da tanto questa serie...
Siamo proprio al pannello prima, e Mikan inizia la frase verso il fratello con "Capisco che possa ancora succedere alla tua età...", onestamente un po' insolita, che personalmente oserei dire sarebbe andata meglio come "So che sei in quella fase della crescita".
Onestamente, se un ragazzo urla "Vedo ragazze nude dentro la vasca", gli si risponde "Alla tua età può ancora succedere di sognare queste cose", oppure si punta sul suo essere un maiale di 16 anni o giù di lì? Esatto...

Ed ora avanti veloce. Siamo a pagina 75, quella successiva all'Ode a Rito scritta da Lala nella versione ufficiale. Qui i due si danno alla fuga, con i ragazzi capitanati da Saruyama che li inseguono. Cosa dice il ragazzo? "Io sono molto più degno di stare con lei". Perché? Forse dentro Saruyama si nasconde un misterioso alieno che tenta di entrare nelle grazie di Lala? Ovviamente no! Infatti il povero Saruyama intendeva dire semplicemente, ed usando le parole ufficiali, "Io sono molto più degno di stare con una sventola/bomba sexy/ragazza simile", ovvero che lui è più macho di Rito, non che Lala sia qualcosa di speciale. Ma tralasciamo...

Un avanti veloce più veloce, che ci permette di saltare la battaglia contro Zastin, e che ci porta ai dialoghi acquosi tra Haruna e Rito. Pagina 124, i due discutono di quanto il ragazzo sia gentile con le piante (nessuno nomini Celine~). Qui qualche tempo non torna...
"Anche alle medie riempivi spesso il vaso di fiori. Quasi tutti si dimenticano di mettere l'acqua, ma tu l'hai sempre fatto..."
Ok, già la scelta di usare "Il vaso di fiori" è discutibile, e d'accordo che in un discorso orale la scelta ci può stare, però perché mettere in due frasi vicine spesso e sempre, parlando in entrambe dei fiori? Non era meglio cancellare o modificare quel sempre, che risulta pesante e superfluo? Ai posteri l'ardua sentenza...

Come ben si vede, il cerchio è uno...
A fine capitolo arriva Ghi Bree. Zastin ovviamente non ne rimane all'oscuro, ed i suoi due assistenti lo avvertono del pericolo imminente. Il problema però è questo: Ghi Bree è uno, dalla mappa si vede che l'oggetto in movimento cerchiato è uno (guardate l'immagine per convincervene), ed allora perché la Star traduce il tutto con "Il radar ha individuato delle navi non identificate"? Perché questo volume ci fa pensare che chi traduce non lo fa avvalendosi delle immagini? È tanto difficile procurarsele? Basterebbe anche un pc! Gli americani si battono tanto per cancellare i siti di manga online, e basterebbe una piccola ricerca per trovarne a migliaia in inglese con quel capitolo. Eppure nulla...

Arriviamo adesso alle pagine col Dio dei primi volumi: l'irrinunciabile Motemitsu-senpai (con tanto di nota per spiegare cosa sia un senpai... peccato che sia una goccia in mezzo a molte cose non dette).
Il bello del suo fan club, è che ripete sempre le stesse parole adattandole alla situazione. Non in Italia! Ok, questo non è ovviamente odio per chi traduce, ma almeno quando si vedono due balloon uguali ci si dovrebbe domandare se la cosa sia voluta. Sempre se non si traduce solo un testo privo di immagini...


Quando le affermazioni nascondono delle domande...

Chiudiamo la parte errori e disattenzioni con due scene particolari. In entrambe è capitato che delle domande o dei dubbi venissero tramutate in delle affermazioni sicure. Quanta sicurezza~


La prima è a pagina 140, ovvero quando Lala va da Haruna, che le farà da guida all'interno della scuola (e qui tralasciamo il professore che usa un linguaggio simile a quello di ragazzi delle elementari, pieno di ripetizioni inutili...). Quando Haruna guarda la coda di Lala, nella versione ufficiale italiana si "domanda", ovvero afferma:
"Quella coda... che razza di accessorio è? Be', di sicuro non è vera..."
 Con tanto di "Di sicuro". Ma guardiamo la frase reale, che usualmente tradurremo con:
"Quella coda è un accessorio? Non credo che possa essere reale..."

Tutta un'altra cosa...

La domanda si vede facilmente anche nella versione originale, dove la frase non presenta grandi difficoltà di traduzione.
E chiudiamo questa mini-parentesi con Mikan, la nuova sorella maggiore di Rito. Nella prima colazione in cui sono protagonisti i tre personaggi, Mikan domanda innocentemente (come suo solito) quanto riportato nell'immagine. La domanda, anche qui, è: perché trasformarla in affermazione?


L'adattamento delle invenzioni

Ed è qui che pensavo di chiacchierare delle invenzioni di Lala e delle sue sottomarche nominate dagli altre. Andiamo quindi in ordine, e poi chiacchiereremo del più e del meno finale.

A pagina 28 Lala presenta il suo primo oggetto a Rito, il suo oggetto probabilmente più famoso: Pyon Pyon Warp-kun! Ed in Italia, come è stato ovviamente chiamato? Ma sì, Pyon Pyon Warp. Ed il -kun finale? Ovviamente si è perso. Non possiamo mica esigere che nello stesso volume in cui compare un "-senpai" ci sia anche spazio ad un "-kun", usato per dare un minimo di vita a dei robot creati da una persona fondamentalmente sola. Ma non diciamo pazzie...
Ovviamente però in altre serie tutto questo c'è, ma solo quando per qualche strano motivo c'è il "-chan" (che qui comunque è stato cancellato lo stesso... onestamente sarebbe stato molto meglio adattare Haruna-chan con "La mia Haruna" che con Haruna, si perde l'ossesione di Rito per lei, ma probabilmente a nessuno importa...). Qualcuno in Italia mi sa che odia i -kun maschili...

Ma non è solo questo il problema: il Warp-kun ci porta a parlare leggermente di fisica. Come (noi) sappiamo, la creazione di Lala è traducibile con "Salto spaziotemporale-kun", in cui Warp è tradotto con "Spaziotemporale". Guardando però la versione italiana, Rito e Lala parlano di una misteriosa "Velocità warp",  e non solo del "Warp" come oggetto. Che abbiano forse scoperto una velocità che neanche gli autori originali immaginavano?

Rimane il fatto che l'idea di tradurre buona parte delle invenzioni ("Segugio Kun Kun" è veramente una schifezza, soprattutto se penso che ci sono persone che stanno le ore a scegliere le traduzioni più accurate. Per poi beccarsi roba simile...), e di tagliare il "-kun" da tutte le creazioni, non sia stata una delle scelte migliori... Anche perché se poi ci aggiungiamo dei giochi di parole che in originale non esistono (Pyonpyon che diventa "Ping pong" tanto per far ridere...), raggiungiamo quasi il ridicolo.


Considerazioni finali

Come detto in apertura, ogni fan si aspetta che la propria opera preferita venga tradotta ed adattata nel migliore dei modi. Spesso tutto questo non è possibile, soprattutto per quelle serie che richiedono un tempo enorme per la traduzione per via delle difficoltà che nascondono in ogni battuta.
Onestamente parlando però, To LOVE-Ru è una serie che si traduce facilmente, quasi mai ha significati nascosti, ed il linguaggio è sempre quello usuale degli studenti al primo anno di liceo (che poi in futuro diventerà il secondo). Non si può quindi utilizzare quella che sarebbe una scusa della difficoltà per spiegare il gran numero di errori (più o meno pesanti) presenti in questi primi volumi.

Con serie simili la paura della censura è sempre presente, però se lo stesso editore ci confida che la sua produzione ne è priva, è difficile anche immaginare che una traduttrice (o traduttore che sia) possa leggere "Sorella minore" (che sarebbe -> 妹) come fosse "Sorella maggiore" (ovvero -> 姉).  Fossero almeno simili... Certi errori sono comprensibili, ma quelli sono ideogrammi che si imparano il primo giorno di lezione, e che dopo anime stile "Ore no imouto bla bla" sono sotto gli occhi di tutti.

1,90€ è un ottimo prezzo di partenza, che permette alla gente di avvicinarsi al prodotto, ma se poi la qualità è questa, personalmente preferisco pagarlo 5€ e leggere una cosa tradotta bene.

25 commenti:

  1. Uno dei tanti motivi per cui continuo ad affermare che le scan, se fatte da persone serie, sono meglio dei volumi delle case editrici è proprio per il fatto che chi fa le scan ci mette il cuore e la passione per ciò che fa, senza secondi fini, solo e soltanto per il piacere di condividere un opera che ti appassiona con i connazionali e poterla finalmente leggere nella tua lingua, mi chiedo poi come facciano le case editrici a mandare in stampa orrori, frasi tradotte male, ma non solo, è consuetudine diffusa la cancellazione totale di redraw che vengono spesso eliminati con balloon, ma più spesso con quadratoni bianchi a coprire la parte che andrebbe ricostruita, dico io ma se ti pagano almeno un minimo d'impegno a tradurre-editare metticelo, e poi chi si occupa del controllo finale un minimo di attenzione in più non fa mai male.
    In definitiva la penso come te, veder pubblicato qualcosa che hai desiderato per poi ritrovarti situazioni del genere è davvero deprimente, speriamo in bene, in un eventuale ravvedimento, e in un maggiore impegno delle case editrici nostrane per il futuro.

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  2. mi chiedo perchè le case editrici non facciano tradurre le opere da dei fan -.-

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  3. ti consiglio di inviare questa analisi alla star (su nanoda c'è il filo diretto) in modo da evitare errori simili. purtroppo adattamenti discutibili ci sono anche in altri manga (e non solo star),ma errori come quello su Mikan non se ne devono più fare.

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  4. Infatti io ho inviato una mail alla star con il link del sito chiedendogli se rilascieranno una versione riveduta e corretta come fecero con One Piece. Ora non resta che attendere se rispondono alla mail

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  5. Quanti errori che ci sono ... consiglio ad Ichiki di comunicare tutto ciò alla Star Comics (c'è già chi ha detto come contattarli) e di non lasciare che tutto finisca qui. Magari non ripubblicheranno una versione riveduta ma almeno c'è la speranza che traducano meglio i prossimi volumi.

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  6. Ti do ragione sul fatto che (come al solito) la traduzione è dozzinale...
    D'altra parte, "velocità warp" non è un termine così inconsueto, e d'altronde "Peke-chan" non necessariamente indica che è 'femmina' (infatti -chan si usa anche con i bambini maschi...); anche la frase "stalker a me?" non è scorretta: equivale a "dai a me dello stalker?"
    Ma la cosa più bella è la frase a fondo volume, in calce all'ultima pagina: qualcosa come "tutti i personaggi della serie sono maggiorenni ecc." (non è vero, anche perché sono in prima liceo!)

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  7. Il problema è che con quel "equivale a", si sottintende "Potevano mettere, scrivendo meglio..."

    Comunque, se a qualcuno interessa, ho aggiunto l'immagine che toglie i dubbi sul sesso robotico di Peke. Per ogni lamentela, contattare Hasemi Saki :P

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  8. in certi punti hai ragione, ma il altri esageri.
    ad esempio "Stalker a me!?" è correttissimo.

    Poi, di Peke puoi farci vedere anche l'esame del ginecologo per quanto mi riguarda, ma ciò non toglie che il -chan può essere usato anche tra gli amici stretti in tenerà età e non, oppure come vezzeggiativo o tra persone molto vicine... che cosa centra il sesso?

    Esempi? In Ga-Rei, per tutta la serie Kagura chiama Kensuke "Ken-chan" e Izuna "Nori-chan". Poi c'è il caso degli amici di infanzia, che può capitare usino il -chan anche quando questi sono avanti con l'età.

    Infine, un traduttore non può basarsi sulle immagini o seguire la logica quando traduce, dato che nulla vieta che l'autore abbia deciso di scrivere qualcosa di incoerente di proposito.

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  9. Puoi fare tutti gli esempi che vuoi, so come si una il "-chan" in Giappone, e so che se viene chiamata "ragazza" in quella pagina del capitolo 145 un motivo ci sarà :)

    Comunque ricordo che è Haruna ad usare "Peke-chan", e nella storia conosce il robot da circa 6 mesi, quindi dubito siano amici d'infanzia, amici stretti, o persone molto vicine xD Inoltre Lala dà a tutte le sue invenzioni il "-kun". A Peke no :/ Perché?

    Sullo stalker inutile aggiungere altro (ho già detto più volte che a ME non piace, e che volendo ci sono scelte migliori), ed inutile aggiunger altro sulla parte finale. È proprio non seguendo la logica, che Mikan diventa la sorella MAGGIORE, per cui... :P

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  10. Allora perchè mettere la questione di Peke indicato al maschile tra gli errori gravi se è solo arrivando al capitolo 145 che è possibile dedurne il sesso?


    Quanto ad Haruna, a memoria non saprei dire quando lo chiama "peke-chan", però nulla esclude che si sia trattato di una specie di vezzeggiativo, di quelli usati dalle persone contraddistinte da una certa carineria (come Haruna) nei confronti di cosi piccoli o animali, ossia l'unico caso che tu adesso non hai citato :P

    questione Stalker: un conto è dire "a me NON PIACE" , un altro è dire "non è corretto, non è italiano" eccetera. Abbi almeno l'accortezza di ammettere di aver scritto una cappellata.

    L'errore di Mikan è fuori dal discorso della logica. è un errore e basta. Tu hai fatto un discorso generale e io ho replicato a quello.

    Ah, e lo dico io che sono il primo a fare le pulci sul lavoro di Star Comics (con Negima mi stanno quasi facendo pentire di averne desiderato la ripubblicazione da parte loro).

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  11. "Ma la cosa più bella è la frase a fondo volume, in calce all'ultima pagina: qualcosa come "tutti i personaggi della serie sono maggiorenni ecc." (non è vero, anche perché sono in prima liceo!)"

    Ehm, guarda che anche nel manga Kilari si dice la stessa frase (nonostante la protagonista già nella prima pagina dice di avere 14 anni, ripetendolo anche nei successi numeri fino alla nausea), inoltre lo si scrive in tutti i manga della Star Comics ... probabilmente è per motivi legali che lo fanno.

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  12. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  13. Sì, questo l'avevo intuito XD

    Comunque, non ricordavo quel particolare capitolo... in questo caso Ichiki ha levato ogni dubbio su Peke.

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  14. >>Allora perchè mettere la questione di Peke indicato al maschile tra gli errori gravi se è solo arrivando al capitolo 145 che è possibile dedurne il sesso?

    Forse perché il capitolo 145 precede di DUE ANNI l'uscita del primo volume italiano?
    In teoria chi traduce non dovrebbe scoprire la serie traducendo, ma dovrebbe per lo meno aver dato un'occhiata al tutto, visto che come detto più volte è una serie finita da due anni :P

    >>questione Stalker: un conto è dire "a me NON PIACE" , un altro è dire "non è corretto, non è italiano" eccetera. Abbi almeno l'accortezza di ammettere di aver scritto una cappellata.

    Considerando che, come mostrato nell'immagine, scrivendo solo "Stalker a me?!" la traduzione è anche incompleta, posso considerarlo errore, o la Star non può sbagliare? :P Grazie...

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  15. Io devo ammettere che l'ho trovato davvero ben tradotto...certo, le frasi scelte dalla Star non sono le stesse usate da Ichiki (ma è praticamente impossibile che lo fossero) ma a parte la cacchiata di Mikan sorella maggiore, ho visto un buon adattamento in generale.
    L'ho trovato anche molto scorrevole nel leggerlo.

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  16. è vero la traduzione è ben fatta a parte per certe frasi che non sapevo pure l'estenza ASD

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  17. Mi trovo d'accordo con i due utenti qui sopra, dalla recensione mi aspettavo una cagata ed invece devo ammettere che la lettura e risultata gradevole e scorrevole ... se non fosse per la vaccata su Mikan sarei stato soddisfatto.

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  18. Hai intenzione di farlo in qualche modo presente alla SC? Se hai bisogno di firme, fai un fischio XD

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  19. >>Considerando che, come mostrato nell'immagine, scrivendo solo "Stalker a me?!" la traduzione è anche incompleta, posso considerarlo errore, o la Star non può sbagliare? :P Grazie...

    prima è sbagliato, poi non ti piace, adesso è incompleta.

    deciditiiiii (= =')p

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  20. Da facebook:
    Edizioni Star Comics: (discussione sull'errore di traduzioni in TLR 1)
    dato che le discussioni su questo argomento stanno veramente passando la soglia, vorremmo intervenire per chiarire una volta per tutte la questione. Mikan è diventata MAGGIORE solo per una svista del traduttore, che ha già ammesso la sua responsbailità alla casa editrice. Non c'è nessuna censura. La dicitura sui personaggi maggiorenni c'è in tutte le pubblicazioni Star Comics, compresi Conan, Kilari e compagnia. L'errore c'è stato e ce ne scusiamo. Mikan tornerà ad essere la sorella minore nei volumi successivi e la frase sui personaggi maggiorenni resterà al suo posto. Con questo speriamo di aver contribuito a soddisfare la vostra curiosità.

    Inoltre Ichi, ti invito a moderare i toni, la tua recensione è ottima ma purtroppo vi è la brutta abitudine ad esagerare della gente italica, e non vorrei che tu ci andassi di mezzo per colpa di 4 ragazzini arrapati.

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  21. ...nella speranza che la loro risposta metta la parola fine ai discorsi sul volume 01 (:

    L'intento della recensione era quello di evidenziargli gli errori: missione compiuta ^^

    Now, silence please xD

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  22. Riguardo al fatto di Peke... dai, davvero si ritiene che un traduttore debba essersi letto tutto ciò che è uscito di quell'opera prima di poterla tradurre? Ci sono dei casi in cui per motivi temporali la cosa non può essere fatta (ok, diritti acquisiti da mesi... e nel frattempo che fa, legge e basta oppure è probabile che stia traducendo altro?), oppure semplicemente arrivati fino al punto tradotto la cosa è di poca importanza (poi per te può essere importante il sesso di Peke, per me è solo un dettaglio).

    Ciò non toglie che l'analisi che hai fatto è molto precisa, e mi complimento, brava!

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  23. Davvero una bella recensione, complimenti. Tra tutti gli errori elencati quello che non fa davvero dormire è presentare Mikan come sorella maggiore del protagonista... sugli altri, viste le castronerie presenti in molte edizioni italiane di altri manga, ci si può anche passare sopra. Poi visto che se ne sono accorti e che è stato solo un errore poco male... però speriamo che non ne succedano di ogni all'arrivo di Ren/Run ^^.

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  24. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  25. "In più pagine ho trovato una scelta di termini che poco si abbina al parlato di ragazzi che effettivamente frequentano la prima liceo. Per intenderci, al giorno d'oggi chiunque a quell'età parla dialettale, e raramente con verbi che differiscano dalla forma indicativa. Quindi perché darsi tante noie, allontanandosi anche dai sensi originali?"
    Eh, no. Questo non lo dovevi dire. Mi dispiace, ma ho perso qualsivoglia forma di stima nei tuoi confronti.

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