lunedì 25 aprile 2011

Mahoshojo Censura Magica punta al Dio degli Anime!

La scorsa settimana è andata in onda la doppia trasmissione degli episodi finali, di Mahoshojo Madoka Magica ed ormai i fan già si domandano se il successo arriverà come conseguenza dell'alta qualità dell'opera, o se come per gli anime degli ultimi anni si tratta solo di qualcosa di passeggero.
Nel frattempo però, la trasmissione su NicoDouga, la versione giapponese nettamente migliore di Youtube, ha mostrato ai fan come anche in quei frangenti la censura ha sempre una sua parte ben dominante. Sì, perché le due immagini, per niente anticipanti, vengono proprio da lì, da una delle scene inspiegabilmente oscurate. Anche se ormai tra censure di seni piatti e simili, ci si domanda cosa si cerchi di censurare...

Non resta quindi che aspettare le uscite dei primi dvd e bd, che inizieranno le vendite proprio nei prossimi giorni, e mostreranno al mondo di cosa è capace Mahoshojo Madoka. Nel frattempo, i veri fan la indicano già come la serie cult del decennio, che segue il filo iniziato nel 1963 con Astroboy, e che a distanza di 16 anni ha portato prima Kido senshi Gundam e poi Neon Genesis Evangelion.
Quel che è certo, è che stando alle prevendite, ci si aspetta una vendita di episodi pari a queste serie. Una specie di One Piece del mondo dei manga, per intenderci.
Non ci resta che attendere~

5 commenti:

  1. Quante storie per una gamba mica gl'è rimasta la testa o chicca cosa sotto il sasso

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  2. Ti sei dimenticato delle scene dei rifugiati nella palestra... accostala a una gamba incastrata alle macerie e fa' due più due... mi viene in mente un certo tipo di [i]disastro naturale[/i] :asd:

    Nico nettamente migliore di Iutùb? Sarà, ma su Nico non posso vedere Crackòvia e Polònia :asd:

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  3. e và bè mica è colpa loro se poi c'è stato il terremoto & tsumani, manco con Chaos;Head e Tokyo Magnitude fecero sto casino

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. All'epoca in cui uscirono quegli anime non ci furono disastri del genere, ecco la differenza.

    I giapponesi mostrano una pruderie incommensurabile quando in opere fittizie si mostrano fatti "particolari" proprio mentre stanno accadendo nella vita reale (o poco dopo). Hanno paura dell'eventuale sindrome dei sentimenti offesi di coloro che vivono questi avvenimenti sulla propria pelle o del pubblico in generale. E' ovvio che non sapessero cosa stesse per succedere (l'episodio è stato prodotto prima del fatidico giorno undici marzo, in fin dei conti) e nessuno scarica su di loro la colpa. Hanno voluto semplicemente evitare di cadere nel cattivo gusto, come può essere percepito dal pubblico, trivializzando un fatto grave mentre è "ancora caldo". Ricordate il finale di School Days? Ebbene, diverse reti ne posticiparono la trasmissione perché il giorno prima una ragazza di sedici anni aveva ucciso suo padre a colpi d'accetta.

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